mercoledì 29 luglio 2009

Ricorrenza: Gaetano Bresci fa giustizia del re


Il 6 maggio 1898 la polizia arresta alla Pirelli alcuni operai intenti a distribuire volantini dove si accusa il governo di essere responsabile della grave crisi economica e del carovita nel paese. La gente però non ci sta ed assalta la questura, negli scontri rimangono uccisi in tre. Il giorno seguente viene proclamato uno sciopero generale e compaiono le barricate. Il re conferisce pieni poteri a Bava Beccaris, comandante della guarnigione. Dopo un giorno di scontri in cui l'esercito non riesce ad avere ragione dei dimostranti, domenica 8 maggio vengono presi a cannonate. Alla fine i morti sono un centinaio, tra cui due soldati: uno si spara accidentalmente, un altro fucilato sul posto perché si rifiuta di sparare alla folla.
Come da tradizione italiana, i peggiori criminali vengono premiati ed elevati ai massimi ranghi dell'apparato statale: il re insignisce Beccaris delle più alte decorazioni e lo nomina senatore per merito.
Si verificano tumulti in tutta la penisola ed è grande l'impressione anche nelle maggiori città italiane all'estero, come New York e Buenos Aires. Un emigrato decide di tornare e di far sperimentare al re i grandi meriti del piombo. Dopo aver compiuto il suo atto di giustizia Bresci non cerca, coraggiosamente, la fuga. Viene confinato ed incarcerato "a vita" sull'isolotto di S. Stefano (isole Ponziane), ma - come nella migliore tradizione della giustizia italiana - si "suicida" dopo tre anni di detenzione.
Viva Bresci, viva il suo coraggio, non c'è pace senza giustizia!

http://forum.politicainrete.net/libertarismo/17534-ricorrenza-gaetano-bresci-fa-giustizia-del-re.html

Uccise a Monza, la sera di domenica 29 luglio 1900, sparandogli contro tre colpi di pistola (o quattro, le fonti storiche non concordano), il re d'Italia, Umberto I di Savoia. Il sovrano stava rientrando in carrozza nella sua residenza monzese dopo aver assistito a un saggio ginnico.

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